lunedì 23 maggio 2011

Incontro con il Rettore

Si è appena concluso l'incontro con il Rettore.
Regolamenti: Ho ribadito che non si puo' ignorare che c'e' l'obbligo di scrivere i regolamenti relativi all'impiego dei ricercatori nella didattica, che l'eccessiva localizzazione della stesura di questi regolamenti sta provocando una inaccettabile eterogeneità in aspetti che invece dovrebbero essere discussi a livello centrale. Vi ricordo (così come ho ricordato a lui) che non è solo una questione di **quanti soldi**, in molti atenei si sta risolvendo la cosa, ad esempio, con tentativi abbastanza goffi di camuffare la didattica curriculare con didattica integrativa. Ho lasciato una bozza di lettera che come r29a stiamo per inviare al Ministro, al presidente del CUN ed ai Rettori in cui chiediamo un intervento per chiarire alcuni principi minimi. Ho lasciato anche copia dei regolamenti fin qui emanati che mi sembrano meno peggio degli altri (
Bologna e Bergamo, ho poi lasciato, forse sbagliando, anche quello di Genova che invece ha chiari e scuri). Ha detto che quando la cosa arriverà a livello CRUI lui sosterrà la nostra posizione di definire posizioni minime comuni sul territorio nazionale.

Statuto: Ho anticipato che chiederemo audizione alla prossima riunione, ho lasciato la nostra proposta di composizione del Senato Accademico, mi ha detto che non gli piace. Il Senato a suo avviso non deve andare oltre le 21 persone, pur accettando l'idea di una rappresentazione delle varie componenti nelle proporzioni (più o meno) che compaiono nella nostra bozza. 
Ricorso: Ho comunicato che anche a Tor Vergata si stava procedendo con i ricorsi contro il blocco degli scatti e che avrebbe ricevuto una diffida; sapeva già quasi tutto. Questo tema ci ha preso solo qualche decina di secondi. Il commento è stato che è sostanzialmente d'accordo con l'iniziativa e che alla diffida risponderà dicendo che lui deve applicare la legge.

Questo mi pare tutto, l'incontro è stato molto breve, spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Saluti
G.

sabato 14 maggio 2011

assemblea scienze 5 Maggio 2011

cari colleghi
volevo brevemente riassumervi quello che si è discusso nell'ultima assemblea tenuta a scienze:

1)Regolamenti:

Considerate le indicazioni che arrivano dal ministero a scrivere in breve tempo i regolamenti, solleciteremo l’Amministrazione ad emanare i regolamenti che riguardano l'impiego dei ricercatori nella didattica integrativa e curriculare il prima possibile.
Riteniamo che la procedura debba attivarsi PRIMA DELL’APPROVAZIONE DELL’OFFERTA DIDATTICA, o che almeno si istruisca la pratica e si definiscano le indicazioni generali.
Su questo solleciteremo tutti gli organi collegiali a prendere posizione (una lettera è stata già spedita al Preside di Scienze). Lo stesso auspichiamo si faccia nelle altre Facoltà.

2)Statuto:

Abbiamo discusso diversi punti. Tra questi abbiamo approfondito la composizione del senato, partendo dalle proposte attualmente in Discussione in commissione statuto. Si è deciso di proporre ai vari organi collegiali (Dipartimenti, Facoltà, Senato, Commissione Statuto) la seguente proposta:
Senato di 26 persone così composto:
- Rettore
- 6 Direttore di Dipartimento
- 12 docenti eletti tra 6 macro-aree CUN 2 per area appartenente a fasce diverse.
Le macro aree CUN attualmente rappresentate con lo stesso sistema sono 11, si penserebbe di accorparne 5 e lasciare invariata Medicina (che è la piu’ numerosa) Le aree quindi risulterebbero: Ingegneria (attualmente 2 aree), Lettere (attualmente 2 aree), Medicina, Economia+Giurisprudenza, Chimica+Biologia, Matematica+Fisica). (qualcuno mi corregga se questi dati sono inesatti)
- 2 Personale Tecnico/Amministrativo
- 4 Studenti (di cui 1 dottorando)
- 1 Precario

Invito tutti ad attivarsi perché questa proposta si discuta nei vari Organi accademici


Saluti a tutti
Gianfranco

Elezioni giunta R29A

Per chi non e' iscritt* alla lista nazionale,
ecco i risultati della elezione della Giunta della R29A

 Cristina Barbieri (Univ. Pavia),
 Francesca Coin (Univ. Venezia),
 Alessandro Ferretti (Univ. Torino),
 Loris Giorgini (Univ. Bologna),
 Piero Graglia (Univ. Statale Milano),
 Guido Mula (Univ. Cagliari),
 Gianni Piazza (Univ. Catania),
 Massimiliano Tabusi (Univ. per Stranieri Siena).

giovedì 12 maggio 2011

Comunicazione Marco Rizzoni del 27 Aprile 2011

Care/colleghe/i,
la commissione revisione statuto procede con lentezza; si sono fatti alcuni passi in avanti: il Senato
ha una durata triennale e non è presieduto dal Rettore, i rappresentanti degli Associati e dei Ricercatori,
secondo l’ultima proposta adottata dalla sottocommissione organi centrali, sono eletti in base ad
accorpamenti delle aree CUN: matematica + fisica, biologia + chimica, lettere, ingegneria, medicina,
giurisprudenza + economia; ma si è tornati a ridiscutere se debbano essere 3 Associati + 3 Ricercatori o se
debbano essere 6 fra Associati e Ricercatori, con o senza almeno 1 per fascia, se i corpi elettorali debbano
essere uniti o separati. La mia posizione è: 3+3, elettorato unificato (Ordinari + Associati + Ricercatori) per i
12 fra Direttori di Dipartimento e Professori Ordinari e i 6 Associati + Ricercatori; ma sono disponibile a
cambiare posizione; per le altre componenti la maggioranza della commissione propende per 2 rappresentanti
del Personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario e 4 rappresentanti degli studenti; data la difficoltà di
ottenere una rappresentanza dei dottorandi separata da quella degli studenti, che io ritengo cruciale, proporrò
un aumento a 27 della composizione del Senato, aumentando di 1 i rappresentanti del personale T.A.B. e
introducendo un rappresentante dei dottorandi; nella stessa maniera insisterò con forza perché nella
rappresentanza dei Ricercatori siano inclusi esplicitamente anche i Ricercatori a tempo determinato.
Oltre a questi punti la cattiva notizia è che continua a girare una proposta di Senato con 19
componenti con una riduzione drastica della rappresentanza degli studenti (2 invece di 4) ma soprattutto
degli Associati e dei Ricercatori (1 invece di 3 per entrambi); inutile dire che su questo sarò intransigente,
fino al limite estremo delle dimissioni.
Altra novità positiva è l’orientamento prevalente a un C.d.A. a 9 componenti, di cui 5 interni, scelti
dal Rettore su una rosa di 10 nomi proposti dal Senato in base ad autocandidature: è un’importante
riconoscimento del primato politico del Senato accademico; i due esterni sono caratterizzati da competenza
scientifica oltre che gestionale e sono designati dal Rettore, sentito il Senato; a mio giudizio è insostenibile
che ci sia un solo rappresentante degli studenti, per cui i componenti interni dovrebbero ridursi a 4 e gli
studenti salire a 2.
La cattiva notizia è che per i rappresentanti interni è stato proposto in commissione che siano tutti
Ordinari; anche questo è un punto inaccettabile, su cui condurrò una battaglia intransigente; la legge richiede
competenza più che rappresentanza ma non c’è dubbio che non manchino competenze anche tra gli Associati
e i Ricercatori e tra il Personale T.A.B.; per questo non sono disposto ad accettare una definizione che non
sia “personale di ruolo dell’Ateneo”
Non ci sono novità sugli organi periferici né su altre strutture (CUG, NdV); temo che il ritardo
nell’elaborazione lasci spazio a operazioni gattopardesche o, peggio, restauratrici dell’Università degli anni
’50.
Nelle ultime settimane si sono svolte riunioni a livello di Facoltà, è necessario che continuino;
penso che sia anche utile fare crescere la mobilitazione su questi temi a livello sindacale.
Sperando di continuare a interpretare le esigenze della categoria, in un quadro di battaglia
democratica, vi rinnovo i miei più cari saluti, ricordandovi il mio indirizzo di posta elettronico:
rizzoni@uniroma2.it
Roma, 27/4/2011
Marco Rizzoni
Prof. Associato Dip. di Biologi
Componente Commissione Revisione Statuto
a

Comunicazione Marco Rizzoni del 5 Aprile 2011

rizzoni@uniroma2.it
Care/colleghe/i,
la commissione revisione statuto sta entrando nel vivo dei suoi lavori; la commissione si è
articolata in sottocommissioni (delle quali sto seguendo quella degli organi centrali (S.A., C.d.A. e
Nucleo di Valutazione) e quella degli organi periferici (Dipartimenti, Centri di Coordinamento,
CCL); dopo un conflitto iniziale, da cui non sembrava poter uscire una mediazione, fra fautori della
conservazione del ruolo delle Facoltà e fautori del ruolo primario dei Dipartimenti, nell’ultima
riunione plenaria il Rettore ha proposto la riduzione drastica del numero dei Dipartimenti (al
massimo 2 per Facoltà); in base a questo la sottocommissione organi centrali ha condiviso una
bozza di proposta della composizione del S.A.: 12 Professori Ordinari, di cui almeno 6 direttori di
Dipartimento, 2 x ogni “Macroarea”, intendendo per macroarea l’insieme dei Dipartimenti ospitati
in ogni attuale Facoltà; 3 rappresentanti dei Professori Associati e 3 rappresentanti dei Ricercatori
(TI+TD) appartenenti a macroaree diverse; 2-3 rappresentanti del personale Tecnico
Amministrativo e Bibliotecario, 4 rappresentanti degli studenti di cui eventualmente 1 dottorando.
Il pregio di questa proposta è che conserva approssimativamente i rapporti tra le
rappresentanze delle fasce docenti e del personale Tecnico Amm.vo e Bibliotecario presenti
nell’attuale S.A., riducendone drasticamente l’ampiezza; i difetti sono la nebulosità della
definizione dei corpi elettorali nelle macroaree, la scomparsa della rappresentanza delle aree
scientifico-disciplinari così come era definita nel vecchi S.A., rappresentanza che rendeva la
struttura del S.A. simile a quella del CUN e lo sbilanciamento nelle rappresentanze fra la
componente “federale” (direttori di dipartimento), che arriva al 50% dei componenti, rispetto alla
rappresentanza per fascia e area scientifico-disciplinare, mentre nel vecchi S.A. la componente
federale erano solo i 6 Presidi: volendo io difendere prioritariamente la rappresentanza di fascia, ho
accettato di abbandonare la trincea delle aree scientifico-disciplinari.
Anche se non si è ancora formulata una proposta univoca sul ruolo degli organi periferici,
si profila un ruolo accessorio per i centri di coordinamento e un ruolo importante per i CCL nella
programmazione e gestione della didattica, mentre i dipartimenti acquisiscono un ruolo centrale,
soprattutto nella ripartizione delle risorse.
Da questo momento è importante aprire una discussione collettiva, sia nelle Facoltà sia in
incontri di tipo sindacale.
Sperando di riuscire a interpretare le esigenze della categoria, vi rivolgo i miei più cari
saluti, ricordandovi il mio indirizzo di posta elettronico:

Roma, 5 aprile 2011
Marco Rizzoni
Professore Associato Dip. di Biologia
Componente Commissione Revisione Statuto